Una recente pronuncia del Tribunale di Napoli (n. 4874 del 19 aprile 2016, disponibile qui) aderisce all’orientamento giurisprudenziale, in realtà ormai superato, secondo il quale sarebbero possibili due distinte tipologie di arbitrario societario: l’arbitrato societario previsto dall’art. 34 d.lgs. 5/2003 (ai sensi del cui co. 2, “La clausola compromissoria deve prevedere il numero e le modalità degli arbitri, conferendo in ogni caso, a pena di nullità, il potere di nomina di tutti gli arbitri a soggetto estraneo alla società (…)“); e l’arbitrato di diritto comune, fondato su una clausola compromissoria ex art. 808 cod. proc. civ., che potrebbe ancora essere inserita in statuto. È il così detto “doppio binario”, di cui già avevo parlato in questo post.
Eccezione di compromesso
Una recente pronunzia del Tribunale di Genova (n. 1325 del 14 aprile 2016, disponibile qui) consente di svolgere una riflessione sul tema dell’eccezione di compromesso e della sua qualificazione.
La vicenda oggetto del giudizio è, in estrema sintesi, la seguente.
Il socio (e amministratore ) di una società a responsabilità limitata ha promosso azione di responsabilità nei confronti di altro amministratore. Quest’ultimo ha sollevato exceptio compromissi e chiesto al Tribunale di Genova di pronunziare l’inammissibilità della domanda avversaria, poiché lo statuto sociale prevedeva a suo dire una clausola compromissoria per arbitrato irrituale.
Arbitrato societario: e pur si muove!
Una recente sentenza del Tribunale di Firenze (Trib. Firenze, Sez. III Civ., 21 marzo 2016, n. 1129, disponibile qui) riapre il dibattito sul tema dell’arbitrabilità delle controversie societarie ed è particolarmente interessante per la chiarezza della sua motivazione.
Del tema avevo già parlato in numerose occasioni (ad esempio, in questo post, in quest’altro e in quest’altro ancora).
Ancora sui rapporti tra arbitrato e processo
Una recente pronunzia del Tribunale di Roma (Trib. Roma, Sez. III Civ., 1 marzo 2016, n. 4216, disponibile qui) torna sul tema dei rapporti tra arbitrato e processo, e in particolare sulla possibilità di sospendere un procedimento pendente avanti il giudice statale in attesa della definizione di altro procedimento pendente avanti un Tribunale arbitrale, di cui già avevo parlato in questo post.
Ancora sull’impugnazione per nullità
La Corte di Cassazione, con la sentenza della Sez. I Civ. del 23 febbraio 2016, n. 3481 (disponibile qui), ha definitivamente deciso una vicenda di cui si è ampiamente occupata la stampa: quella della controversia tra Bernardo Caprotti e i suoi figli Violetta e Giuseppe relativa alla proprietà delle azioni della holding Supermarkets Italiani S.p.A.
Arbitrato ed emolumento dell’amministratore
La Corte di Cassazione, in una sua recente pronunzia (Cass., Sez. I Civ., 11 febbraio 2016, n. 2759, disponibile qui) ha affrontato il tema dell’arbitrabilità delle controversie tra una società e un suo amministratore, aventi ad oggetto il diritto di quest’ultimo di percepire l’emolumento connesso alla carica.
Questa, in sintesi, la vicenda.
L’ex amministratore di una società per azioni ha richiesto e ottenuto, nel giugno 2008, un decreto ingiuntivo per gli importi a suo dire dovuti a titolo di compenso per la sua attività.
Arbitrato e abuso di dipendenza economica
Una interessante pronunzia del Tribunale di Milano (Trib. Milano, Sez. VII Civ., 31 dicembre 2015, n. 14874, disponibile qui) affronta il tema dell’arbitrabilità delle controversie in materia di abuso di dipendenza economica.
Rapporti tra arbitrato e processo
I rapporti tra arbitrato e processo sono oggetto di una recente pronunzia della Corte di Cassazione (Sez. III Civ., ord. 19 gennaio 2016, n. 783, disponibile qui), che è giunta a una conclusione corretta, in punto (im)possibilità di sospendere un procedimento pendente avanti il giudice statale nell’attesa della definizione di altro giudizio pendente avanti un Tribunale arbitrale, sulla base però di un ragionamento non del tutto corretto. E questo è il motivo per cui desidero commentarla brevemente.
Quali sono le controversie arbitrabili?
Ho letto con interesse una recente pronuncia della Cassazione (Cass., Sez. VI Civ., ord. 21 gennaio 2016, n. 1119, disponibile qui), in tema di definizione delle controversie arbitrabili, anche poiché ha offerto, in riferimento a un arbitrato di diritto comune, una interpretazione dei limiti di arbitrabilità non del tutto coincidente con quella che la stessa Suprema Corte impiega in caso di arbitrato societario.
Arbitrabilità delle controversie societarie
Una recente pronunzia del Tribunale di Roma (sentenza n. 25936 del 30 dicembre 2015, disponibile qui) consente di svolgere una riflessione sul tema dell’arbitrabilità delle controversie societarie e in particolare di quelle aventi ad oggetto l’impugnazione di deliberazioni assembleari.