Arbitrato in Italia

Arbitrato in Italia è nato, nel 2015, sotto forma di blog per iniziativa di Roberto Oliva.

L’idea che lo aveva ispirato era questa: diffondere la cultura dell’arbitrato in Italia e in tal modo accrescere l’impiego dello strumento arbitrale nel nostro Paese.

Nel corso degli anni, sono stati affrontati, in circa un centinaio di articoli, numerosi argomenti relativi all’istituto dell’arbitrato.

I lettori di Arbitrato in Italia sono costantemente aumentati nel corso del tempo, giungendo a numeri più che lusinghieri, tenuto anche conto dell’argomento, settoriale e specialistico, affrontato.

A partire dal 2020, Arbitrato in Italia è poi diventato una rivista.  O meglio, due riviste: Arbitrato in Italia, la versione italiana (ISSN 2732-5695) e Arbitration in Italy, la versione inglese (ISSN 2732-5687).

L’obiettivo è sempre il medesimo: parlare di arbitrato in maniera seria, precisa, scientifica e al tempo stesso comprensibile e con un approccio pratico, far accrescere l’interesse degli operatori per l’arbitrato e contribuire così alla diffusione dello strumento.

Alcune riflessioni sulla riforma dell’arbitrato

Molto è stato scritto, e molto sarà ancora scritto, sulla riforma della disciplina dell’arbitrato contenuta nel d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149.

L’innegabile merito di questa riforma è quello di avvicinare il nostro sistema a quello di altri ordinamenti, che si riconoscono nella nostra medesima prospettiva di civiltà.

In questo senso vanno sicuramente interpretate le modifiche che hanno (finalmente) permesso agli arbitri di emettere provvedimenti cautelari, e quelle relative alla disclosure e alla ricusazione degli arbitri.

Altre modifiche ci pongono poi tra gli ordinamenti più avanzati: basti pensare a quella concernente l’individuazione della legge applicabile, che consente alle parti e agli arbitri di fare riferimento a norme sostanziali che non siano state prodotte da alcun ordinamento statuale.

In questo contesto, di generale e grande soddisfazione, non possono però essere taciuti i limiti della riforma, che per di più derivano da formulazioni infelici delle nuove norme (a loro volta, conseguenza dell’urgenza con le quale sono state approvate, per di più con una anticipazione della loro entrata in vigore).

Leggi tutto “Alcune riflessioni sulla riforma dell’arbitrato”

Riforma e nuovo regolamento arbitrale CAM

Il 1° marzo 2023 rappresenta una data importante per chi in Italia si occupa di arbitrato: entra infatti in vigore la riforma del codice di procedura civile, che contiene interventi mirati ma estremamente rilevanti per la materia arbitrale, ed entra in vigore anche il nuovo regolamento arbitrale della Camera arbitrale di Milano (il cui testo è disponibile qui).

Esaminando quest’ultimo, le disposizioni maggiormente interessanti riguardano i poteri cautelari degli arbitri CAM.

Leggi tutto “Riforma e nuovo regolamento arbitrale CAM”

Omessa pronuncia: nessun annullamento del lodo viziato se la domanda disattesa dovrebbe comunque essere rigetta

La recente decisione della Cassazione n. 32796 del 8 novembre 2022 (disponibile qui) ha risolto una delicata questione processuale, statuendo che si applica anche al procedimento di impugnazione del lodo arbitrale il principio di diritto per cui in ragione dei “principi di economia processuale e di ragionevole durata del processo (…) e in virtù di una lettura costituzionalmente orientata dell’attuale art. 384 cod. proc. civ. ispirata a tali principi, una volta verificata l’omessa pronuncia su un motivo di gravame, la Suprema Corte può omettere la cassazione con rinvio della sentenza impugnata e decidere la causa nel merito allorquando la questione di diritto posta con quel motivo risulti infondata, di modo che la statuizione da rendere viene a confermare il dispositivo della sentenza di appello (determinando l’inutilità di un ritorno della causa in fase di merito), sempre che si tratti di questione che non richiede ulteriori accertamenti di fatto”.

Leggi tutto “Omessa pronuncia: nessun annullamento del lodo viziato se la domanda disattesa dovrebbe comunque essere rigetta”

Sull’impugnabilità del provvedimento arbitrale che risolva soltanto questioni istruttorie

Una recente pronunzia della Corte di Cassazione (n. 32996 del 9 novembre 2022, disponibile qui) fornisce l’occasione per una riflessione circa il tema dell’impugnabilità del provvedimento arbitrale che si sia limitato a risolvere unicamente questioni istruttorie.

Leggi tutto “Sull’impugnabilità del provvedimento arbitrale che risolva soltanto questioni istruttorie”

L’arbitrato italiano nel 2022

Il 2022 è stato un anno particolarmente interessante per chi, in Italia, si occupa di arbitrato.
Innanzitutto, nel 2022 è stata approvata la riforma del processo civile, che riguarda anche il diritto dell’arbitrato, e che entrerà in vigore il 1° marzo 2023.  Si tratta della prima riforma significativa dopo quella approvata nel 2006.  Vale la pena notare subito che:

  • la legge italiana imporrà agli arbitri nominati specifici obblighi di disclosure. L’influenza delle best practice internazionali è evidente e l’adempimento di tali doveri eviterà probabilmente il verificarsi di eventi come quelli discussi nella causa BEG v. Italia, e
  • l’Italia esce finalmente dal ristretto club delle giurisdizioni che non consentono agli arbitri di emettere provvedimenti cautelari.

In secondo luogo, i professionisti italiani hanno dovuto rispolverare vecchi precedenti sull’arbitrabilità delle controversie che coinvolgono una parte colpita dalle sanzioni.  I tribunali italiani si sono occupati della questione in relazione alle sanzioni contro alcune entità irachene; gli stessi principi si applicheranno probabilmente alle entità russe sanzionate.
In terzo luogo e infine, l’arbitrato amministrato italiano è in forte espansione.  È ancora lontano il momento in cui gli arbitrati amministrati in Italia supereranno i procedimenti ad hoc.  Tuttavia, le istituzioni arbitrali italiane, in particolare la principale (la Camera Arbitrale di Milano), hanno contribuito in modo significativo a delineare il panorama.

Notifica del lodo

La Corte di Appello di Milano, con la pronuncia in commento (n. 3466 del 4 novembre 2022, disponibile qui), definisce in rito un procedimento di impugnazione di un lodo arbitrale (reso all’esito di un procedimento arbitrale rituale di diritto avente ad oggetto una controversia in tema di affitto di ramo d’azienda) accogliendo l’eccezione di tardività sollevata dalla parte appellata.  

Leggi tutto “Notifica del lodo”

Impugnazione della delibera assembleare per nullità e compromettibilità in arbitri

Il Tribunale di Milano ribadisce, con una recente pronunzia (n. 8411 del 26 ottobre 2022, disponibile qui), l’ampia operatività delle clausole arbitrali contenute negli Statuti sociali, da estendersi anche all’impugnazione delle deliberazioni assembleari con la sola eccezione delle c.d. nullità insanabili.

Leggi tutto “Impugnazione della delibera assembleare per nullità e compromettibilità in arbitri”

Sanzioni e arbitrabilità

Le sanzioni adottate contro alcuni enti e individui russi dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa potrebbero sollevare un problema di arbitrabilità delle controversie tra gli enti sanzionati e i terzi.

Questo non è un argomento nuovo per i professionisti dell’arbitrato internazionale, poiché è stato affrontato in passato quando la comunità internazionale ha adottato sanzioni, ad esempio, contro l’Iraq o l’Iran. Le sanzioni attuali sono in qualche modo diverse (ad esempio, non sono adottate dalle Nazioni Unite) e sono più simili a quelle adottate contro la stessa Federazione Russa in seguito all’annessione della Crimea.

La questione richiede ora ulteriore attenzione, sia per la portata delle nuove sanzioni sia per la rilevanza nel commercio internazionale di alcune delle entità sanzionate.

Leggi tutto “Sanzioni e arbitrabilità”

Il trattato bilaterale di investimento (BIT) tra Italia e Turchia

I trattati bilaterali di investimento (BIT) sono accordi internazionali che stabiliscono i termini, le condizioni e le tutele per gli investimenti privati da parte di individui ed entità di uno Stato contraente (lo Stato di origine) nell’altro Stato contraente (lo Stato ospitante).

La proliferazione dei BIT all’inizio del XX secolo ha trasformato il contesto degli investimenti internazionali, ed essi rappresentano un elemento cruciale della globalizzazione.

A quanto risulta, sono stati conclusi circa 3.000 BIT e più di 2.000 sono in vigore.

L’Italia è parte di 102 BIT (e di 77 trattati con disposizioni sugli investimenti, compresi i trattati dell’UE). La Turchia è parte di 132 BIT (e di 22 trattati con disposizioni sugli investimenti).

Il 22 marzo 1995, Italia e Turchia hanno firmato il loro BIT, entrato in vigore il 2 marzo 2004. Il testo in inglese è disponibile qui.

Leggi tutto “Il trattato bilaterale di investimento (BIT) tra Italia e Turchia”

Un caso di riconoscimento di loro straniero in Turchia: ordine di esibizione v. riservatezza

Nell’ultimo decennio la Turchia ha compiuto passi significativi per diventare una giurisdizione favorevole all’arbitrato. Ciononostante, si osserva che i procedimenti di riconoscimento ed esecuzione dei lodi arbitrali stranieri in Turchia sono oggetto di un esame più approfondito rispetto a quanto avviene in altre giurisdizioni favorevoli all’arbitrato.

Leggi tutto “Un caso di riconoscimento di loro straniero in Turchia: ordine di esibizione v. riservatezza”