Le vie parallele

Il diritto processuale italiano applica, nei rapporti tra procedimento arbitrale e procedimento avanti il Giudice statuale, il principio delle vie parallele.  Tale principio è codificato dall’art. 819-ter cod. proc. civ., ai sensi del quale “La competenza degli arbitri non è esclusa dalla pendenza della stessa causa davanti al giudice, né dalla connessione tra la controversia ad essi deferita ed una causa pendente davanti al giudice”.

Tale principio viene in applicazione in diverse ipotesi, alcune delle quali riguardano la materia societaria.  Per questo motivo, riveste particolare interesse una recente pronunzia del Tribunale di Milano (Trib. Milano, 12 luglio 2022, n. 6095, disponibile qui), in cui il Giudice statuale ha omesso di applicare il suddetto principio.

Leggi tutto “Le vie parallele”

Arbitrato e decreto ingiuntivo

Una recente pronunzia del Tribunale di Vicenza (Trib. Vicenza, 27 giugno 2022, n. 1101, disponibile qui), resa all’esito di un procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo, appare di grande interesse, in considerazione dell’inedita conclusione cui è arrivato il Giudice statuale.

Leggi tutto “Arbitrato e decreto ingiuntivo”

Le vie parallele alla prova pratica

Una recente decisione della Corte d’appello di Milano (C. App. Milano, 23 giugno 2021, n. 1946, disponibile qui) esamina un tema di grande interesse, e di una certa rilevanza pratica, in relazione al quale però sono rari i precedenti editi: quello del rapporto tra un procedimento arbitrale e un parallelo procedimento avanti il Giudice statuale avente il medesimo oggetto (caso poi complicato dalla circostanza che, nella specifica vicenda, il procedimento statuale era un procedimento penale).

Leggi tutto “Le vie parallele alla prova pratica”

Contestazione della competenza del Giudice statuale

Un contratto contiene una clausola compromissoria che deferisce ad arbitri la soluzione delle eventuali future controversie tra le parti.  Nondimeno, una parte agisce in giudizio e conviene l’altra avanti il Giudice statuale.  La parte convenuta contesta, sulla base della clausola compromissoria, la competenza del Giudice statuale, ma quest’ultimo rende una sentenza erronea, rigetta l’eccezione e conferma la propria competenza.  A che Giudice si deve rivolgere la parte convenuta per chiedere di riformare la decisione del primo Giudice?

Due recenti pronunzie, rese da due diverse Corti di Appello a distanza di un giorno l’una dall’altra (sentenza della Corte di Appello di Catanzaro n. 1782 del 19 settembre 2019, disponibile qui; e sentenza della Corte di Appello di Potenza n. 636 del 20 settembre 2019, disponibile qui) offrono due risposte diverse al quesito appena posto: il Giudice calabrese afferma che l’impugnazione va proposta alla Corte di Appello, mentre il Collegio lucano che essa va devoluta alla Corte di Cassazione.  Entrambe le decisioni sono corrette, perchĂ© concernono due arbitrati diversi.

Leggi tutto “Contestazione della competenza del Giudice statuale”

Ancora su arbitrato e decadenze

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione (con pronunzia n. 13722 del 6 luglio 2016, disponibile qui) hanno risolto la questione di diritto di cui avevo trattato in questo post, concernente il rapporto tra l’arbitrato e la particolare decadenza di cui all’art. 2527, co. 2, cod. civ. (ora art. 2533, co. 3, cod. civ.).

Leggi tutto “Ancora su arbitrato e decadenze”

Ancora sui rapporti tra arbitrato e processo

Una recente pronunzia del Tribunale di Roma (Trib. Roma, Sez. III Civ., 1 marzo 2016, n. 4216, disponibile qui) torna sul tema dei rapporti tra arbitrato e processo, e in particolare sulla possibilità di sospendere un procedimento pendente avanti il giudice statale in attesa della definizione di altro procedimento pendente avanti un Tribunale arbitrale, di cui già avevo parlato in questo post.

Leggi tutto “Ancora sui rapporti tra arbitrato e processo”

Rapporti tra arbitrato e processo

I rapporti tra arbitrato e processo sono oggetto di una recente pronunzia della Corte di Cassazione (Sez. III Civ., ord. 19 gennaio 2016, n. 783, disponibile qui), che è giunta a una conclusione corretta, in punto (im)possibilitĂ  di sospendere un procedimento pendente avanti il giudice statale nell’attesa della definizione di altro giudizio pendente avanti un Tribunale arbitrale, sulla base però di un ragionamento non del tutto corretto.  E questo è il motivo per cui desidero commentarla brevemente.

Leggi tutto “Rapporti tra arbitrato e processo”

Arbitrato e decadenze

La Prima Sezione della Corte di Cassazione ha chiesto al Primo Presidente della Corte di rimettere alle Sezioni Unite la questione relativa al rapporto tra l’arbitrato e una particolare decadenza: quella di cui all’art. 2527, co. 3, cod. civ., ossia la norma che – prima della riforma del diritto societario – prevedeva che il socio escluso da una societĂ  cooperativa avesse l’onere di impugnare la delibera di esclusione entro trenta giorni dalla sua comunicazione (la norma attualmente vigente è l’art. 2533, co. 3, cod. civ., che ha innalzato il termine a sessanta giorni; disciplina analoga, con riferimento alla societĂ  semplice, è prevista dall’art. 2287, co. 2, cod. civ.). Il testo integrale dell’ordinanza (la n. 20101 del 7 ottobre 2015) è disponibile qui.

Leggi tutto “Arbitrato e decadenze”

Rinuncia alla clausola compromissoria

Il Tribunale di Roma (sentenza n. 19215 del 28 settembre 2015, disponibile qui) si è pronunciato nell’ambito di una complessa vicenda riguardante i rapporti tra una societĂ  a responsabilitĂ  limitata e un suo ex amministratore: in una prima causa, la societĂ  ha svolto l’azione sociale di responsabilitĂ ; in una seconda causa (che è quella definita con la sentenza in commento) l’amministratore ha agito in via monitoria per ottenere il saldo dei compensi a suo dire dovuti.  Tutto ciò, nonostante lo statuto della societĂ  contenesse, all’art. 26, una clausola compromissoria: “Tutte le controversie sorte fra i soci oppure tra i soci e la societĂ , gli amministratori, i liquidatori o i sindaci, aventi ad oggetto diritti disponibili relativi al rapporto sociale, sono risolte da un arbitro unico nominato dal Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti nel cui ambito ha sede la societĂ  (…)“.  E in effetti nell’azione di responsabilitĂ  l’ex amministratore convenuto in giudizio ha sollevato nei confronti della societĂ  l’exceptio compromissi; eccezione che, specularmente, è stata sollevata dalla societĂ  nei confronti dell’ex amministratore nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo.

Si è quindi posta la questione di una eventuale rinunzia delle parti alla clausola compromissoria, in conseguenza delle loro iniziative processuali.

Leggi tutto “Rinuncia alla clausola compromissoria”