Una clausola compromissoria prevede che le controversie relative al contratto in cui essa è inserita “potranno” essere decise da un Tribunale arbitrale: si tratta di un arbitrato facoltativo, nel senso che l’attore potrà scegliere se adire il giudice statale o gli arbitri? O invece la competenza a decidere le liti è senz’altro attribuita esclusivamente agli arbitri? Oppure, infine, si tratta di una clausola compromissoria nulla o comunque inefficace?
Del tema avevo già avuto modo di parlare qui, commentando una ordinanza resa dal Tribunale di Milano. Due recenti pronunzie mi inducono però a tornare sull’argomento: si tratta della sentenza della Corte di Appello di Bologna, Sez. I Civ., 12 novembre 2015, n. 1884 (disponibile qui) e della sentenza della Corte di Cassazione, Sez. VI Civ., 28 ottobre 2015, n. 22039 (disponibile qui).
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