L’arbitrato societario, introdotto con il d.lgs. 17 gennaio 2003 n. 5, ha suscitato, e continua a suscitare, numerose incertezze interpretative, che rappresentano forse uno dei fattori che hanno limitato le potenzialità , e di conseguenza la diffusione, dell’istituto.
Principio di autonomia
Il principio di autonomia della clausola compromissoria è oggi universalmente riconosciuto, dopo essersi affermato nel corso della prima metà del XX secolo: dapprima in alcuni ordinamenti e successivamente in altri.
Per impiegare le parole del nostro legislatore, esso può essere sintetizzato così come segue: “La validità della clausola compromissoria deve essere valutata in modo autonomo rispetto al contratto cui si riferisce” (art. 808, co. 2, cod. proc. civ.).
Una modesta proposta
Una condizione per l’accesso alle risorse del c.d. Recovery Fund è rappresentata dalla presentazione di un “Piano nazionale di ripresa e resilienza”, che deve essere coerente con le raccomandazioni specifiche rivolte a ciascuno Stato membro dalla Commissione europea.
Il Governo italiano ha recentemente reso disponibile un documento preliminare, denominato “Linee guida per la definizione del piano nazionale di ripresa e resilienza” (disponibile qui). Un documento snello, che consta di una quarantina di pagine, due delle quali dedicate alla giustizia.Â
E proprio con riferimento alla giustizia particolarmente vaghe sono le indicazioni contenute in queste linee guida: si enuncia l’obiettivo di ridurre la durata dei processi, si annunciano riforme della giustizia civile, penale e tributaria, si indica il tema della necessitĂ di interventi di natura strutturale sull’organizzazione dell’amministrazione della giustizia. Null’altro.Â
A seguito della pubblicazione di queste linee guida, l’Unione Nazionale delle Camere Civili, ossia l’associazione forense rappresentativa degli avvocati civilisti italiani, ha diffuso una proposta di piano straordinario per la giustizia civile (disponibile qui). Una iniziativa meritoria, poichĂ© avvia un dibattito su possibili misure concrete.Â
L’arbitrato al tempo del CoViD-19
La pandemia CoViD-19 ha avuto, e continuerĂ ad avere, un impatto anche sui procedimenti arbitrali.
Il tema è stato affrontato anche dal legislatore italiano, il quale ha dettato delle disposizioni che richiedono un attento sforzo ermeneutico.
ResponsabilitĂ extracontrattuale e arbitrato
Una recente pronunzia del Tribunale di Milano (n. 1684 del 24Â febbraio 2020, disponibile qui) consente di tornare a esaminare un argomento molto interessante, quello delle domande extracontrattuali connesse a un titolo contrattuale e della loro devoluzione in arbitri.
Clausola penale, risoluzione e arbitrato
Un tema molto interessante, sia per i suoi aspetti dogmatici che per quelli pratici, è quello dell’arbitrabilitĂ delle controversie conseguenti alla risoluzione (o comunque allo scioglimento) di un contratto. Avevo giĂ affrontato questo argomento, pochi mesi fa, in relazione alle restituzioni conseguenti alla risoluzione contrattuale, commentando una sentenza del Tribunale di Milano che, a mio avviso, aveva mal applicato i principi che regolano la materia (qui il mio post di allora). Una recente sentenza del Tribunale di Roma (n. 1695 del 27 gennaio 2020, disponibile qui) mi consente di tornare sul tema, esaminandolo da un punto di vista parzialmente diverso.
ResponsabilitĂ precontrattuale e arbitrato
Un tema molto interessante, sul quale ho giĂ scritto su questo blog (ad esempio, qui e qui) e di cui mi sono pure occupato in un articolo in corso di pubblicazione sulla rivista Danno e ResponsabilitĂ , è quello dell’arbitrabilitĂ delle controversie extracontrattuali connesse a un titolo contrattuale.
Una recente pronunzia del Tribunale di Milano (n. 58 dell’8 gennaio 2020, disponibile qui) ha affrontato l’argomento ed è, a mio avviso, molto interessante, sia per il carattere meditato e approfondito della sua motivazione, sia per le conclusioni cui perviene.
Domanda riconvenzionale ed eccezione d’arbitrato
Il Tribunale di Milano ha reso una interessante pronunzia in tema di rapporto tra domanda riconvenzionale ed eccezione d’arbitrato formulata dal convenuto. Si tratta della sentenza n. 10728 del 21 novembre 2019 (disponibile qui).
Leggi tutto “Domanda riconvenzionale ed eccezione d’arbitrato”
Litisconsorzio necessario e arbitrato
Un tema molto interessante è quello del litisconsorzio necessario in arbitrato. Esso è parzialmente disciplinato dalla legge (artt. 816-quater e 816-quinquies cod. proc. civ.) e sono noti i turbamenti (per usare l’espressione di un’autorevole Autrice) che può portare la sua realizzazione nel corso del procedimento arbitrale.
Cosa accade invece in caso di mancata realizzazione, durante l’arbitrato, del contraddittorio con il litisconsorte pretermesso? Una possibile risposta viene fornita dalla Corte di Appello di Campobasso, in una sua recente pronunzia (n. 367 del 7 novembre 2019, disponibile qui).
Crediti del fallimento e arbitrato
Una recente sentenza della Corte di Cassazione (Cass., Sez. I Civ., 30 settembre 2019, n. 24444, disponibile qui) affronta il tema della competenza arbitrale a decidere controversie relative a crediti del fallimento.
Si tratta di un argomento di sicuro interesse: già ne avevo parlato in passato (ad esempio in questo post) e a breve se ne parlerà in un evento organizzato dalla Camera Arbitrale di Milano (il programma del ciclo di conferenze è disponibile qui).
Ancor piĂą interessante è la sentenza della Cassazione perchĂ©, dopo aver richiamato i principi generali in materia, li ha applicati a un caso particolare, sul quale non mi risultano altri precedenti editi: quello dell’azione ex art. 150 l.fall., ossia dell’ingiunzione emessa dal Giudice delegato del fallimento, su richiesta del curatore, nei confronti dei soci della societĂ fallita per i versamenti di capitale ancora dovuti.