La recente pubblicazione di due pronunce di merito (Trib. Civitavecchia, 7 gennaio 2021, n. 2, disponibile qui; e Trib. Brindisi, 5 gennaio 2021, n. 22, disponibile qui) offre l’occasione per ricostruire lo stato dell’arte in merito all’applicabilità della disciplina dell’arbitrato societario ai consorzi.
Clausola compromissoria e contemporanea elezione di foro
Una recente sentenza del Tribunale di Milano (n. 7692 del 26 novembre 2020, disponibile qui) ha affrontato il tema della compresenza, all’interno del medesimo contratto, di una clausola compromissoria e di una clausola di elezione del foro.
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Arbitrato societario
L’arbitrato societario, introdotto con il d.lgs. 17 gennaio 2003 n. 5, ha suscitato, e continua a suscitare, numerose incertezze interpretative, che rappresentano forse uno dei fattori che hanno limitato le potenzialità , e di conseguenza la diffusione, dell’istituto.
Principio di autonomia
Il principio di autonomia della clausola compromissoria è oggi universalmente riconosciuto, dopo essersi affermato nel corso della prima metà del XX secolo: dapprima in alcuni ordinamenti e successivamente in altri.
Per impiegare le parole del nostro legislatore, esso può essere sintetizzato così come segue: “La validità della clausola compromissoria deve essere valutata in modo autonomo rispetto al contratto cui si riferisce” (art. 808, co. 2, cod. proc. civ.).
Inesistenza della clausola compromissoria
Un Tribunale Arbitrale con sede a Padova ha recentemente esaminato talune interessanti questioni con riferimento ad un’eccezione di incompetenza degli arbitri (il lodo, disponibile qui, reca la data del 21 gennaio 2020).
La controversia concerneva un preteso rapporto contrattuale tra una banca e una societĂ , i cui termini erano contenuti in un accordo quadro e in un contratto di interest rate swap.
A dire della società , però, i suddetti documenti contrattuali non erano mai stati sottoscritti dal suo legale rappresentante e la firma ivi contenuta doveva pertanto ritenersi apocrifa. Conseguentemente, la società ha agito per ottenere la restituzione di quanto corrisposto alla banca in esecuzione di rapporti giuridici in realtà inesistenti.
L’aspetto interessante della vicenda è costituito dal fatto che la parte attrice ha invocato l’applicazione della convenzione di arbitrato contenuta nel contratto che, a suo dire, essa mai aveva concluso.
La vicenda è poi ulteriormente complicata dalla circostanza che, all’esito della consulenza tecnica disposta nel corso del procedimento, è emerso che effettivamente la firma apposta sui contratti contestati non era del legale rappresentante dell’attrice. La convenuta, che pur nulla aveva eccepito anche dopo il deposito della relazione peritale, nel momento in cui il Tribunale Arbitrale ha invitato le parti a esprimere la loro posizione, ha denunciato il difetto di competenza degli arbitri, in mancanza di una valida clausola compromissoria.
Arbitrato semplificato CAM
Il Regolamento della Camera Arbitrale di Milano, entrato in vigore da poco più di anno (ne avevo parlato qui), è stato recentemente integrato, con disposizioni che trovano applicazione dal primo luglio 2020 e che istituiscono una procedura di arbitrato semplificato.
Queste disposizioni sono contenute nell’Allegato D del regolamento arbitrale, che può essere consultato seguendo questo collegamento.
ResponsabilitĂ extracontrattuale e arbitrato
Una recente pronunzia del Tribunale di Milano (n. 1684 del 24Â febbraio 2020, disponibile qui) consente di tornare a esaminare un argomento molto interessante, quello delle domande extracontrattuali connesse a un titolo contrattuale e della loro devoluzione in arbitri.
Clausola penale, risoluzione e arbitrato
Un tema molto interessante, sia per i suoi aspetti dogmatici che per quelli pratici, è quello dell’arbitrabilitĂ delle controversie conseguenti alla risoluzione (o comunque allo scioglimento) di un contratto. Avevo giĂ affrontato questo argomento, pochi mesi fa, in relazione alle restituzioni conseguenti alla risoluzione contrattuale, commentando una sentenza del Tribunale di Milano che, a mio avviso, aveva mal applicato i principi che regolano la materia (qui il mio post di allora). Una recente sentenza del Tribunale di Roma (n. 1695 del 27 gennaio 2020, disponibile qui) mi consente di tornare sul tema, esaminandolo da un punto di vista parzialmente diverso.
ResponsabilitĂ precontrattuale e arbitrato
Un tema molto interessante, sul quale ho giĂ scritto su questo blog (ad esempio, qui e qui) e di cui mi sono pure occupato in un articolo in corso di pubblicazione sulla rivista Danno e ResponsabilitĂ , è quello dell’arbitrabilitĂ delle controversie extracontrattuali connesse a un titolo contrattuale.
Una recente pronunzia del Tribunale di Milano (n. 58 dell’8 gennaio 2020, disponibile qui) ha affrontato l’argomento ed è, a mio avviso, molto interessante, sia per il carattere meditato e approfondito della sua motivazione, sia per le conclusioni cui perviene.
Domanda riconvenzionale ed eccezione d’arbitrato
Il Tribunale di Milano ha reso una interessante pronunzia in tema di rapporto tra domanda riconvenzionale ed eccezione d’arbitrato formulata dal convenuto. Si tratta della sentenza n. 10728 del 21 novembre 2019 (disponibile qui).
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