Tribunale di Firenze, 16 novembre 2016, n. 3819
Massima
Le norme dirette a garantire la chiarezza e la precisione del bilancio di esercizio sono inderogabili in quanto la loro violazione determina una reazione dell’ordinamento a prescindere dalla condotta delle parti e rende illecita la delibera di approvazione e, quindi, nulla: tali norme infatti, non solo sono imperative, ma contengono principi dettati a tutela, oltre che dell’interesse dei singoli soci ad essere informati dell’andamento della gestione societaria al termine di ogni esercizio, anche dell’affidamento di tutti i soggetti che con la società entrano in rapporto, i quali hanno diritto a conoscere l’effettiva situazione patrimoniale e finanziaria dell’ente: ne consegue che, stante l’indisponibilità dei diritti protetti dalle suddette disposizioni, non è compromettibile in arbitri la controversia relativa alla validità della delibera di approvazione del bilancio.
Note Metodologiche
standard