Corte di Appello di Napoli, 14 settembre 2025, n. 4228
Massima
Rientra nella competenza dell'arbitro, al quale le parti abbiano deferito con apposita clausola compromissoria le eventuali controversie derivanti da un contratto da esse concluso, la cognizione anche della domanda fondata sull'arricchimento senza causa di una parte in danno dell'altra, ove abbia la sua ragione giustificatrice nel rapporto costituito dagli interessati nell'esercizio della loro autonomia negoziale.
La clausola compromissoria che deferisca al giudizio arbitrale "tutte le controversie che dovessero insorgere per contrasti sulla interpretazione delle clausole contrattuali, ovvero in merito alla esecuzione ed adempimento delle prestazioni a carico di ciascuna delle parti" comprende nella sua portata applicativa anche le domande di indebito arricchimento proposte in dipendenza dell'esecuzione del contratto stesso.
Note Metodologiche
standard