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Tribunale di Firenze, 20 giugno 2019, n. 1992

La clausola compromissoria contenuta nello statuto di una società dichiarata fallita è applicabile ai giudizi iniziati dal curatore per far valere diritti preesistenti alla procedura concorsuale, a differenza di quanto accade per l’azione di responsabilità proposta dallo stesso curatore verso gli amministratori della società, trattandosi di azione volta alla reintegrazione del patrimonio sociale nell’interesse dei soci e dei creditori per i quali la clausola non può operare.

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