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Cass., Sez. I Civ., 19 agosto 2015, n. 16901

La denuncia di vizi fondati sulla violazione di norme processuali non va vista in funzione autoreferenziale di tutela dell’interesse all’astratta regolarità dell’attività giudiziaria, ma garantisce, solo, l’eliminazione del pregiudizio subito dal diritto di difesa della parte per effetto della violazione denunciata (principio affermato in una vicenda in cui era stato richiesto il riconoscimento di un lodo straniero instaurando direttamente il contraddittorio, omettendo quindi la fase monitoria di cui all’art. 839 cod. proc. civ.).

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